L’ex vice presidente della Regione ed ex assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, è stato rinviato a giudizio dal Gup di Catania con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta Pandora. Per la Procura etnea il deputato regionale, che ha sempre respinto ogni addebito, avrebbe favorito il titolare di una farmacia a Tremestieri Etneo, impegnandosi nell’impedirne l’apertura di un’altra ad un suo concorrente: in cambio avrebbe ottenuto voti alle elezioni europee del duemila diciannove per Caterina Chinnici, totalmente estranea all’inchiesta. Sia Sammartino che la Chinnici – poi eletta al Parlamento di Strasburgo – all’epoca militavano nel partito Democratico: successivamente i due esponenti politici sono transitati rispettivamente nella Lega e in Forza Italia. In un altro caso di corruzione due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura – uno in servizio, l’altro in aspettativa – avrebbero fornito notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria.
Tra i ventisette indagati nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Catania anche l’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando e Pietro Alfio Cosentino, ritenuto dagli inquirenti il referente sul territorio del clan Santapaola-Ercolano.