
È di un morto e un ferito il bilancio di una sparatoria avvenuta intorno alle 15:30 di ieri lunedi 7 ottobre 2024 nel quartiere popolare di Lampanaro, alla periferia sud di Crotone. La vittima si chiamava Francesco Chimirri, noto tiktoker e pizzaiolo a Isola Capo Rizzuto, ucciso da un poliziotto che poi è stato linciato dai familiari della vittima. Il poliziotto, un 37enne in servizio nella Questura di Crotone, nelle prossime ore sarà sottoposto a un intervento chirurgico per le numerose lesioni che ha riportato soprattutto al volto. L’agente, comunque, non sarebbe in pericolo di vita.
Secondo quanto si apprende, il poliziotto libero dal servizio, a bordo della sua auto, stava inseguendo un’altra autovettura sulla quale viaggiava Chimirri in compagnia del padre.
L’inseguimento sarebbe stato originato da un tamponamento: nell’abitato di Isola Capo Rizzuto l’auto Dacia Duster sulla quale viaggiava Chimirri insieme al padre, avrebbe urtato la Peugeot 208 dell’agente di polizia, provocando la rottura di uno specchietto laterale. Dopo il tamponamento Chimirri non avrebbe fermato l’auto: da qui l’inseguimento.
Giunti davanti la casa dei genitori di Chimirri, il poliziotto è sceso dall’auto e sarebbe nato un alterco poi degenerato in rissa. Vistosi aggredito da padre e figlio, il poliziotto avrebbe prima usato lo sfollagente, poi, soccombendo all’aggressione, avrebbe estratto la pistola d’ordinanza e fatto fuoco per tre volte. Solo un colpo ha raggiunto Chimirri, morto in ambulanza mentre veniva trasportato all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone.
A quel punto i familiari della vittima si sarebbero aggiunti all’aggressione, picchiando selvaggiamente il poliziotto, anche mentre veniva soccorso dal 118 e caricato in ambulanza. La pistola d’ordinanza è rimasta sull’asfalto, insieme ai denti volati via durante l’aggressione.
I carabinieri – intervenuti in forza sul posto anche per riportare, con fatica, la calma – stanno cercando di ricostruire in ogni dettaglio la dinamica di quanto è accaduto, acquisendo le immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza installate nella zona. I militari stanno anche sentendo, nella qualità di testimoni, le persone che hanno assistito alla scena.