A Caltanissetta l’emergenza idrica ha messo in ginocchio non solo gli abitanti ma anche gli esercizi commerciali che fanno i conti con l’acqua erogata ogni 6 giorni e per poche ore creando gravi disagi. Il panificio di viale Trieste fa il pane con l’acqua minerale, e impiega almeno 30 confezioni al giorno. Disagi insostenibili anche nei bar del centro storico che, a causa della mancanza d’acqua hanno dovuto chiudere e negare il servizio del bagno e hanno dovuto limitare il consumo dei bicchieri d’acqua. Rischia invece di licenziare i suoi 7 dipendenti, l’imprenditrice Beatrice Giammusso di un albergo a 5 stelle diffuso nel quartiere Provvidenza, ha chiuso la Spa e le stanze con la vasca idromassaggio: in un altro albergo a quattro stelle si ricorre alle autobotti private e si invitano i clienti a risparmiare l’acqua. Situazione che si protrae dallo scorso 26 aprile. Il Comitato delle mamme “Vogliamo l’acqua” chiede la trivellazione di nuovi pozzi. I silos che si vogliono installare in città per l’approvvigionamento sicuramente non risulteranno bastevoli al fabbisogno di una intera città.