La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta e ha chiesto ed ottenuto, dal gip Iacopo Mazzullo, l’incidente probatorio per sentire una studentessa quindicenne per “cristallizzare” le accuse a carico di due indagati, entrambi agrigentini: un cinquantottenne che deve rispondere di violenza sessuale e tentata violenza sessuale ai danni di una minorenne, e di una trentaseienne accusata dell’ipotesi di reato di lesioni.
La minore secondo l’accusa sarebbe stata costretta a subire atti sessuali anche in cambio di piccole somme di denaro da parte del 58enne amico di famiglia e vicino di casa, e raggiunta da una coltellata dalla madre dopo una discussione per un cane. L’incidente probatorio, ottenuto dal pm Elenia Manno, al tribunale di Agrigento, e alla presenza di una psicologa, con l’adolescente che risponderà alle domande, nel corso dell’audizione, filtrate dal giudice, dello stesso magistrato e dei difensori degli indagati, gli avvocati Fabio Inglima Modica e Valeria Martorana.
La vicenda risale a qualche giorno prima del Natale dell’anno scorso. Le indagini della polizia di Stato sono state avviate dopo la denuncia della madre, che avrebbe scoperto i presunti abusi.