
Cateno De Luca il leader di Sud chiama Nord si è detto pronto a fare un passo indietro rispetto alla presidenza della regione siciliana a condizione che vi siano le giuste condizioni, ovvero un quadro politico alternativo e rinnovato sia nel centro sinistra che nel centro destra.
“Non sono innamorato del mio sogno di diventare Presidente della Regione. Il mio obiettivo è contribuire a cambiare la Sicilia e, se per farlo dovrò rinunciare e fare un passo indietro, sono pronto. Sono pronto anche a essere il numero due di una nuova coalizione, una nuova classe politica che sappia rappresentare i nostri obiettivi e i nostri valori, perché anche da numero due sono certo di poter dare il mio contributo di buon amministratore così come stiamo facendo nei palazzi municipali che amministriamo. Alla Presidente Laura Castelli e al deputato Francesco Gallo abbiamo dato e rinnoviamo il mandato di definire strategia nazionale. Sud chiama Nord, lo dicono anche i sondaggi, oggi comunque ha un peso anche a livello nazionale e di questo bisognerà tener conto. Il centrodestra deve sapersi rinnovare e la stessa cosa vale per il centro-sinistra che deve essere in grado di uscire dalla fase degli oppositori di professione o della patente a punti. Sia chiaro, noi rimaniamo opposizione al governo Schifani e a questo centrodestra”.
L’INTERVENTO DI ISMAELE LA VARDERA
“Una linea per il futuro del partito che non solo non conosco, ma che mi lascia profondamente disorientato. Tra l’altro sapevo che si trattasse di una riunione sul futuro di Messina, ho poi compreso che di fatto si è trattato di una direzione del partito con i suoi massimi vertici cui non sono stato invitato, ma questi alla fine sono dettagli. Nella stessa conferenza lo stesso Cateno ha dichiarato che sarebbe pronto a fare il numero due di un nuovo centrodestra. Noi con loro? Chiaramente sta scherzando, sarà una delle sue tante provocazioni per sparigliare tutto, anche perché con me di questo non ne hai mai parlato. Fino a prova contraria siamo la prima forza d’opposizione e non posso pensare che a fine legislatura possiamo sederci allo stesso tavolo di un centrodestra sponsor di questa maggioranza che sta portando la Sicilia alla deriva a cui stiamo assistendo. Credo che dobbiamo lavorare per compattare le opposizioni convintamente, puntando a governare a tutti i costi, ma se il costo di governare significa vendere l’anima al diavolo io onestamente avrei difficoltà ad esser della partita.
Infine, vorrei rassicurare i nostri elettori che le scelte future verranno prese nel rispetto dei valori fondamentali del partito cui ho aderito sin dal primo momento e di cui oggi con orgoglio sono tra i fondatori”.