L’Assessorato regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo Rurale e alla Pesca Mediterranea di Palermo ha ospitato un incontro convocato dall’assessore Salvo Barbagallo per discutere il futuro del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) e il Piano Strategico di Programmazione (PSP).
Il presidente di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona, ha lanciato un appello per posticipare la scadenza per la certificazione delle spese del PSR 2014-2022 al 31 dicembre 2026, anziché al 31 dicembre 2025, proponendo di adottare il sistema n+4 invece di n+3. Marchese Ragona ha evidenziato che questa proroga sarebbe fondamentale per consentire alle aziende beneficiarie di gestire in modo più efficace l’attuazione e la rendicontazione dei progetti finanziati. La realizzazione è stata ostacolata da una crisi congiunturale senza precedenti, scatenata dalla pandemia di COVID-19 e dal conflitto russo-ucraino, che ha pesantemente influito sui costi energetici, sui materiali e sulla manodopera.
Il presidente Marchese Ragona ha poi messo in luce le difficoltà legate alle graduatorie di alcune misure del PSR 14/22: numerose imprese hanno investito risorse significative per rendere i loro progetti cantierabili, ma le somme disponibili non sono sufficienti a coprire tutte le richieste. Il presidente di Confagricoltura Sicilia ha suggerito di riaprire queste graduatorie per valutare la possibilità di finanziare progetti già avviati.
L’incontro ha anche rappresentato un’importante occasione per presentare i nuovi bandi, tra cui il 5.1, che offrirà un sostegno fino all’80% a fondo perduto per la realizzazione di laghi e dissalatori aziendali e altre opere che mirano a fronteggiare l’emergenza idrica, con un massimale di 300 mila euro. Un altro bando riguarderà la meccanizzazione agricola, facilitando con procedure snelle l’acquisto di mezzi necessari per promuovere sostenibilità e innovazione nelle aziende agricole siciliane, con condizioni particolarmente vantaggiose per i giovani imprenditori.