“L’ artigianato è memoria”: questo il titolo di una mostra di ceramiche di Burgio (Agrigento) inaugurata a Racalmuto, all’interno di “Casa Sciascia”, dove visse da giovane l’autore de “Il giorno della civetta” e nelle cui stanze trasse ispirazione per il suo primo romanzo, “Le parrocchie di Regalpetra”.
In esposizione, tra gli arredi e le foto ricordo di Leonardo Sciascia, una cinquantina di manufatti in ceramica artistica contemporanea realizzati dalle artigiane burgitane Maria Rita Manzullo, Maria Concetta D’Anna e Anna Bacino, che nel comune dell’entroterra gestiscono la bottega “La Gioiosa”.
La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 30 novembre, è stata promossa e curata dall’associazione culturale “Pro Muceb”, che valorizza il “Museo della Ceramica di Burgio”, in collaborazione con Casa Sciascia e il suo proprietario, Pippo Di Falco, e con il patrocinio de “La Strada degli scrittori”, del circolo “Unione” e del comune di Racalmuto.
“I pezzi che abbiamo scelto – dice Rita Manzullo, una delle ceramiste coinvolte nell’iniziativa – sono stati realizzati con smalti e colori tipici con le terre naturali, per noi è un orgoglio poterli esporre qui”.
“La ceramica di Burgio – aggiunge il presidente dell’associazione Pro Muceb Vito Ferrantelli – ben rappresenta la memoria storica di un’antica tradizione artigianale, che risale al XVI secolo, e che è arrivata ai nostri giorni.
Quelle in esposizione a ‘Casa Sciascia’ sono maioliche raffinate, che creano un simbolico connubio tra artigianato ceramico e letteratura sciasciana, coniugando tradizione e innovazione”.
“Sciascia è stato molto attento all’artigianato”, dice infine Salvatore Picone, scrittore e co-autore insieme a Gigi Restivo de “Dalle parti di Leonardo Sciascia”, pubblicato da Zolfo.
“Lo scrittore – conclude – si è occupato a lungo di artigianato, e lo stesso titolo della mostra (‘L’artigianato è memoria’) è una sua citazione”.