Ora è ufficiale. Il prossimo 29 novembre Raffadali avrà il Viale Giacomo Di Benedetto. A renderlo noto è il sindacalista della Cgil, Massimo Raso stretto parente del deputato scomparso prematuramente.
Ho conosciuto Giacomo, alla fine del 1984, quando sono “confluito” dal Pdup al PCI e, quindi, nella FGCI. Lui ne era il Segretario ed io ero in Segreteria (con Maria Iacono, Enzo Napoli, Giovanni Mossuto, Ignazio Ferreri e Peppe Livatino). Era nella Segreteria del PCI, Consigliere Provinciale.
Poi io sono stato mandato alla CGIL e, qualche tempo dopo l’ho ritrovato, Lui Segretario della FP ed io alla FILLEA.
Nel frattempo avevo conosciuto e mi ero perdutamente innamorato della “Figlia di Ester Vedova”, sua moglie, e, quindi, diventammo parenti…
Ho seguito dalla fine del 1984 al 12 luglio 2014, per 30 anni, tutte le varie tappe della sua esperienza umana e politica, potrei raccontare mille aneddoti! L’ultima battaglia l’ha sfiancato.
Viveva l’ansia di riportare la sua Raffadali nell’alveo della sua storia migliore.
Quella storia che il Sen. Salvatore Di Benedetto (suo Zio, monumento vivente dell’Antifascismo Italiano) e generazioni di Comunisti Raffadalesi avevano costruito in decenni, una storia di democrazia, buon governo e di trasparenza. Dopo una furibonda campagna elettorale riuscì a vincere le elezioni.
Lavorò come un matto per attuare il programma elettorale ed era felicissimo per ogni risultato raggiunto, ma questa ultima esperienza e lo stress che accumulò in quella stagione gli presentarono il conto.
Morì da Sindaco, sul “campo di battaglia” .
La “sua” strada parte da Via Porta Palermo e arriva al “Villaggio della Gioventù” che Lui fece riaprire dopo anni di incuria e colpevole abbandono.
Mi auguro davvero che ognuno, soprattutto i giovani, rileggendo quel nome e cognome abbiano la curiosità di conoscere e approfondire la sua storia, una storia sempre dalla stessa parte, una storia di coerenza e di battaglie per affermare ideali e valori di progresso.
Mi sembra davvero una bella cosa che a Raffadali ci sia una strada col suo nome, a imperitura memoria.