Aveva collo, addome e piedi legati con una corda dell’altalena Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata a un albero della casa in campagna della sua famiglia a Piazza Armerina, in provincia di Enna. Lo stabilisce l’autopsia che ha rilevato sul cadavere i segni delle corde, poi slacciate dalla madre della giovane nel tentativo di soccorrerla. La 15enne aveva però le mani libere, l’osso cervicale non era spezzato e le scarpe erano pulite, nonostante l’albero si trovi in mezzo al terreno.
Tutti questi elementi, messi in luce dall’autopsia, alimentano il giallo sul caso e fanno definire agli inquirenti “anomale” le modalità del presunto suicidio. Inizialmente, dopo il ritrovamento del cadavere nella casa di campagna della famiglia, si era fatta strada l’ipotesi del revenge porn, visto che i compagni di scuola avrebbero parlato di alcuni video diffusi via chat. La Procura di Enna ha aperto fin da subito un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio, un atto necessario per procedere al sequestro del cellulare e dei supporti informatici della giovane.
Il giorno in cui è stata trovata morta, la 15enne avrebbe avuto una discussione con una compagna di scuola durante la ricreazione. Poi ha chiesto agli insegnanti di uscire in anticipo perché non si sentiva bene: così i genitori erano andati a prenderla per accompagnarla a casa, dove viveva con loro e altri due fratelli più piccoli. La madre si era poi allontanata dall’abitazione per fare alcuni acquisti e, una volta rientrata, ha trovato la figlia impiccata.