La Corte di Cassazione ha confermato la misura cautelare nei confronti di quattro indagati coinvolti a vario titolo nell’inchiesta che lo scorso luglio ha fatto luce sulla riorganizzazione della famiglia mafiosa di Sciacca ma anche sui rapporti con politica e imprenditoria del territorio. Restano in carcere il boss Domenico Friscia, 61 anni, ritenuto dagli inquirenti il nuovo capo della famiglia mafiosa di Sciacca, e Michele Russo, 45 anni.
Misure cautelari degli arresti domiciliari confermate anche per altri due indagati, accusati di scambio elettorale politico-mafioso. Si tratta di Vittorio Di Natale (difeso dagli avvocati Antonio Tornambè e Antonino Reina), 49 anni, ex consigliere comunale, e Rosario Catanzaro, 65 anni, difeso dall’avvocato Carlo Venturella.