Diventa definitiva la condanna ad otto anni di reclusione nei confronti di Raimondo Burgio, 42 anni, di Palma di Montechiaro, per avere ucciso il cognato a colpi di pistola al culmine dell’ennesima lite familiare. Lo ha stabilito la Cassazione mettendo così il sigillo finale ad un iter processuale lungo e complesso. Burgio nelle prossime ore tornerà in carcere per espiare la pena residua. La vicenda risale al novembre 2018. Il quarantaduenne esplose diversi colpi di arma da fuoco all’indirizzo di Ignazio Scopelliti, marito della sorella. Alla base dell’omicidio i rapporti ormai logori tra i due parenti e, in particolare modo, i conflitti della vittima con la sorella dell’imputato. Fino all’ultima diatriba sfociata nel sangue. Il delitto fu ripreso da alcune telecamere di sorveglianza e Burgio, dopo essere stato arrestato, confessò.