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Il gup del Tribunale di Enna ha condannato a 18 anni ed 8 mesi di reclusione Guglielmo Ruisi, l’imprenditore edile accusato dell’omicidio di Salvatore Roberto Scammacca, 47 anni, ucciso a colpi d’arma da fuoco il 10 ottobre del 2023 a Valguarnera, e della morte di Nunzia Arena, 86 anni, travolta, accidentalmente dalla macchina guidata da Scammacca, ferito mortalmente dall’imputato.
Il processo si è celebrato con il rito abbreviato come richiesto dalla difesa dell’imputato, assistito dagli avvocati Luca Di Salvo e Mauro Lombardo dopo che il gip aveva escluso l’aggravante dei futili motivi per l’omicidio, altrimenti, come prevede la nuova norma, avrebbe dovuto affrontare un processo ordinario, senza beneficiare degli “sconti” di pena. In realtà, la richiesta del pm è stata di 30 anni di reclusione, ridotti a 20 per il rito.
Secondo quanto prospettato dall’accusa, Ruisi avrebbe sparato nella tarda mattinata del 10 ottobre poco dopo un litigio avuto con la vittima, con cui i rapporti erano pessimi da anni. Ruggini che avrebbero avuto inizio nel Carnevale del 2018 a proposito di alcuni carri allegorici e con il passare degli anni gli animi, invece di placarsi, si sarebbero surriscaldati sempre di più.