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A ridosso le festività natalizie si torna punto e a capo con l’erogazione idrica a Racalmuto. I turni si sono allungati, in certe zone del paese anche tra i 20 e 30 giorni. Di acqua nessuna traccia. Pertanto, la situazione è ritornata farsi parecchio allarmante e preoccupante , quasi peggio dell’estate appena trascorsa. E’ evidente, che la colpa non può ricadere per nessun motivo al Sindaco e alla sua amministrazione. Anzi, il Sindaco Calogero Bongiorno oggi ha indirizzato una pesante lettera di protesta con provvedimenti urgenti nel fronteggiare la grave crisi idrica all’Aica, al Dipartimento di Protezione civile e al Prefetto di Agrigento.
A Racalmuto, scrive il Sindaco , nelle ultime settimane la gravissima crisi si è ulteriormente aggravata, con una insostenibile turnazione che generalmente supera i 20 giorni , con picchi di 30 giorni, in alcune zone del paese. La situazione è diventata assolutamente insopportabile, e i cittadini sono in grande agitazione , con proteste che assumono toni preoccupanti, giornalmente, infatti, Sindaco e assessori vengono apostrofati con toni molto aspri , pur se giustificabili.
Da qualche settimana, specialmente nel centro storico dove non esistono cisterne, la situazione è drammatica, e al Sindaco viene segnalato che anziani allettati e disabili vengono lavati con acqua minerale. Tutto ciò non è una situazione da paese civile e sta creando diversi gravissimi problemi igienico – sanitari, con rischi di epidemie, oltre che un probabile rischio per l’ordine pubblico e per l’incolumità degli amministratori.
La crisi – prosegue il Sindaco nella sua lettera – è aggravata dalle perdite della rete idrica, sulle quali il Comune non può intervenire, sia perchè la competenza è della società d’ambito, sia perchè non dispone delle necessarie risorse finanziarie.
Nel nostro territorio comunale sono stati individuati 3 pozzi, ma i lavori per la realizzazione di una condotta per addurre l’acqua dai suddetti pozzi al dipartitore (finanziati dal DRPC), non sono stati ancora realizzati. Questa amministrazione non può che essere vicina alle legittime proteste dei cittadini , perchè le esose bollette continuano ad arrivare agli utenti ,suscitando una comprensibile irritazione.
Pertanto, il Sindaco Calogero Bongiorno conclude la lettera chiedendo agli enti preposti una attenta verifica dei turni di erogazione di acqua in tutti i paesi della provincia di Agrigento, per adottare gli opportuni provvedimenti di aggiustamento nella fornitura per un’equa distribuzione dell’acqua; interventi straordinari ed urgenti per alleviare la gravissima crisi idrica a Racalmuto , ed infine, adozione di provvedimenti straordinari di autorizzazione al comune di Racalmuto ad intervenire direttamente per riparare le numerose perdite della rete idrica cittadina che disperdono una notevole quantità di acqua., visto che la società d’ambito AICA , non è in condizioni di assicurare le riparazioni.