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E’ in corso dalla notte una vasta operazione antimafia condotta dai Carabinieri di Agrigento che stanno eseguendo decine di fermi tra Agrigento e Porto Empedocle e in altri comuni anche nel nisseno. I militari del Nucleo Operativo guidati dal colonnello Vincenzo Bulla hanno eseguito ventinove fermi a margine di una indagine che ipotizza i reati di associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, minaccia aggravata dal metodo mafioso, rapina e tentata estorsione. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia con il procuratore aggiunto Sergio Demontis e i sostituti Claudio Camilleri, Giorgia Righi e Luisa Bettiol.
Domenico Blando, 67 anni, di Favara; Michele Bongiorno, 34 anni di Favara; Pietro Capraro, 39 anni, di Agrigento; Ignazio Carapezza, 33 anni, di Porto Empedocle; Carmelo Corbo, 46 anni, di Canicattì; Samuel Pio Donzì, 23 anni, di Agrigento; Carmelo Fallea, 50 anni, di Favara; Cosimo Ferro, 36 anni, di Castelvetrano; Francesco Firenze, 40 anni, di Castelvetrano; Giuseppe Focarino, 59 anni, di Palermo; Cristian Gastoni, 31 anni, di Agrigento; Angelo Graci, 60 anni, di Castrofilippo; Rocco Grillo, 32 anni, di Gela; Alfonso Lauricella, 58 anni, di Agrigento; Gaetano Licata, 41 anni, di Agrigento; Fabrizio Messina Denaro, 57 anni, di Castelvetrano; Fabrizio Messina, 50 anni, di Porto Empedocle; Gabriele Minio, 37 anni, di Agrigento; Giorgio Orsolino, 34 anni, di Agrigento; Roberto Parla, 46 anni, di Canicattì; Vincenzo Parla, 53 anni, di Canicattì; Giuseppe Pasqualino, 33 anni, di Gela; Calogero Prinzivalli, 41 anni, di Agrigento; Mirko Salvatore Rapisarda, 40 anni, di Gela; Emanuele Ricottone, 42 anni, di Marianopoli; Giuseppe Sottile, 38 anni, di Agrigento; Alfonso Tarallo, 44 anni, residente in Belgio; Angelo Tarallo, 44 anni, residente in Belgio; Guido Vasile, 66 anni, di Agrigento, Nicolò Vasile, 43 anni, di Agrigento.
Numerose le persone che risultano indagate ma non raggiunte da alcuna misura cautelare. Le indagini hanno permesso di fare luce, oltre che sulla riorganizzazione di alcune cosche dell’agrigentino, anche su un imponente traffico di stupefacenti e danneggiamenti.