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Il procuratore generale di Palermo, Francesca Lo Verso, ha avanzato la richiesta di condanna nei confronti di cinque imputati coinvolti nello stralcio abbreviato dell’inchiesta “Hybris”, condotta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Agrigento e dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo che, ha permesso di sgominare una vera e propria organizzazione criminale operativa specializzata nel traffico di ingenti quantitativi di cocaina, spacciata al prezzo di 40 o anche 50 euro a “pallina” nel quartiere del “Bronx” di via Palma a Licata.
L’accusa, dunque, chiede di confermare la sentenza di primo grado con la quale nove mesi fa il gup del tribunale di Palermo, Stefania Brambille, aveva inflitto oltre mezzo secolo di carcere. Complessivi 20 anni di reclusione per Michele Cavaleri, ritenuto dagli inquirenti a capo dell’associazione a delinquere, nonché principale personaggio dell’intera indagine; 15 anni, 8 mesi e 2 giorni per Concetta Maddalena Marino; 11 anni e 6 mesi per Lillo Serravalle; 9 anni per Ferdinando Serravalle e 8 anni e 2 mesi per Angelo Sorriso. Gli imputati, difesi dagli avvocati Gaspare Lombardo, Giuseppe Vinciguerra e Giovanni Castronovo, sono tutti licatesi.