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La conferma di tutte le condanne disposte in primo grado e la rideterminazione della pena nei confronti dell’ex avvocato Angela Porcello alla luce di una recidiva contestata e già applicata nel precedente giudizio. Sono le richieste avanzate dalla procura generale di Palermo nei confronti dei 13 imputati coinvolti nello stralcio abbreviato dell’inchiesta “Xydi”, l’operazione dei carabinieri del Ros che ha fatto luce sul mandamento mafioso di Canicattì e sulla riorganizzazione della Stidda in provincia di Agrigento.
I sostituti procuratori generali Giuseppe Fici e Carlo Lenzi chiedono, dunque, di confermare le condanne inflitte nel dicembre di due anni fa dal giudice per l’udienza preliminare Paolo Magro. In particolare: Giancarlo Buggea (20 anni), ritenuto esponente di spicco dell’intero mandamento; Angela Porcello (15 anni e 4 mesi), ex avvocato ritenuta la cassiera; Giuseppe Grassadonio (8 mesi); Calogero Di Caro (20 anni), storico capo del mandamento mafioso di Canicattì; Calogero Paceco (8 anni); Simone Castello (12 anni), ex “postino” di Bernardo Provenzano; Diego Emanuele Cigna (10 anni e 6 mesi); Gregorio Lombardo (17 anni e 4 mesi); Luigi Boncori (20 anni), ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Ravanusa; Giuseppe Sicilia (18 anni e 8 mesi), considerato il capo della famiglia mafiosa di Favara; Giuseppe D’Andrea (3 anni e 4 mesi); Annalisa Lentini (1 anno e 8 mesi); Vincenzo Di Caro (1 anno). La sentenza di secondo grado è prevista il 5 febbraio.