
Questa volta la truffa del finto Carabiniere non ha avuto buon fine. A Racalmuto, una casalinga settantunenne riceve la solita telefonata di tentato raggiro con tanto di cattive intenzioni di un sedicente carabiniere prima e di un falso avvocato dopo. Ma la donna, per sua fortuna, non era sola, al suo fianco il marito settantottenne che lungimirante e ben pensante sui tanti appelli lanciati dalle forze dell’ordine ha subito capito tutto e interrotto quelle conversazioni telefoniche. E per prima cosa si è messo in contatto col figlio Giuseppe che era colui che avrebbe provocato l’incidente e rimasto gravemente ferito. Dal figlio è arrivato il responso che nulla aveva avuto a che fare con tali fatti. Cosi è stata presentata denuncia alla locale stazione dei Carabinieri che hanno avviato le indagini. I Carabinieri della locale stazione di Racalmuto, proprio durante la visita pastorale dell’Arcivescovo Damiano hanno manifestato l’intenzione di voler continuare a dare vita ad iniziative, soprattutto dentro la chiesa per sollecitare gli anziani di non cadere in questi continui tentativi di trappole, alcune andate anche in porto. Sia l’Arcivescovo che il Sindaco di Racalmuto, Calogero Bongiorno hanno accolto di buon grado l’avvio di queste iniziative.