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Trentacinque anni e mezzo non sono bastati per avere giustizia. Ergastolo annullato in Cassazione e processo d’appello da rifare per Nino Madonia, il boss accusato dell’omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio. Era il cinque agosto 1989, a Villagrazia di Carini. Si erano sposati un mese prima e aspettavano un figlio. Per Nino Morana, nipote di Nino Agostino, “è stato uno schiaffo in faccia per la lotta trentennale della mia famiglia”.
Nel processo bis Madonia dovrà rispondere solo dell’omicidio dell’agente di polizia e non della moglie. Per la morte di Ida Castelluccio l’annullamento della condanna è senza rinvio. E’ scattata la prescrizione, dopo che in appello era stata esclusa l’aggravante della premeditazione. Non sarebbe stata lei il bersaglio dei due sicari arrivati in moto.
Dopo la sentenza della cassazione i difensori di Madonia parlano di prove insufficienti per confermare le dichiarazioni dei collaboratori dei giustizia. Secondo le indagini, l’altro presunto killer sarebbe Gaetano Scotto. Anche lui condannato al carcere a vita, in primo grado e in un altro processo.