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Il tribunale del Riesame di Palermo, presieduto dal giudice Antonia Pappalardo, ha annullato le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altri due indagati coinvolti nell’inchiesta dei carabinieri sui clan di Agrigento/Villaseta e Porto Empedocle. Disposta l’immediata scarcerazione di Stefano Fragapane, 29 anni, di Agrigento (difeso dall’avvocato Davide Casà) e di Giuseppe Casà, 28 anni, di Agrigento (difeso dall’avvocato Annalisa Russello).
I due indagati sono accusati, in concorso, di danneggiamento aggravato dall’aver agevolato Cosa nostra. Quest’ultima circostanza è stata esclusa dal Riesame. In particolare, secondo quanto sostiene l’accusa, lo scorso ottobre avrebbero incendiato un’auto e uno scooter su ordine del boss di Villaseta, Pietro Capraro.
Il Riesame, in parziale accoglimento del ricorso avanzato dall’avvocato Salvatore Cusumano, ha escluso l’aggravante dell’agevolazione mafiosa nei confronti di Giorgio Orsolino, 34 anni, di Agrigento, accusato di minaccia e porto illegale di arma. Venendo meno l’aggravante mafiosa il gip di Palermo si è dichiarato incompetente e il fascicolo è stato trasmesso ad Agrigento. Lascia il carcere per i domiciliari, invece, Cristian Gastoni, 31 anni, di Agrigento. Anche per lui è stata esclusa l’agevolazione mafiosa.