
Accusato di avere brutalmente picchiato e vessato la compagna, pure quando era incinta, viene assolto dalle accuse di maltrattamenti, lesioni aggravate e minacce ai danni della donna e del suocero. Il verdetto, nei confronti di un 37enne di Siculiana, è stato emesso dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato. Per alcuni singoli capi di imputazione il collegio ha disposto il non doversi procedere in seguito al ritiro delle denunce.
Le accuse erano relative al 2021. Il pubblico ministero Elenia Manno aveva chiesto la condanna a 4 anni e 6 mesi.
La donna, secondo quanto sostenuto dal pm nella sua requisitoria, sarebbe stata maltrattata, anche in presenza della figlia minorenne, e costretta a subire la gelosia ossessiva e violenta dell’uomo che l’avrebbe obbligata a cancellarsi dai social, cambiare tre volte numero di telefono e non contattare nessuno senza il suo consenso.
Il difensore dell’imputato, l’avvocato Davide Casà, nel corso del suo intervento conclusivo ha sostenuto che le accuse della donna non erano credibili ed erano state smentite dal dibattimento. Lunghissima la lista delle presunte vessazioni contestate e rivelatesi poi infondate da parte della donna.