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Sono finiti in carcere al Petrusa, 3 dei 4 indagati fermati a Porto Empedocle giorni fa con alcune armi pronte per l’uso.
E cosi, dopo essere tornati liberi, la Polizia di Stato su provvedimento firmato dal Gip del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo ha arrestato Andrea Sottile, 26 anni<<<<<, Simone Sciortino, 23 anni e Antonio Guida 19 anni tutti di Agrigento.
Emerge, da un colloquio intercettato tra Spottile e Sciortino che erano pronti per un omicidio. “Avivamu a ghiri a sparare e invece semu a Petrusa,minchia che ladia a Petrusa, arrè ca sugnu”.
A quanto sembra non era a conoscenza della presenza in macchina delle due pistole, Danilo Barbaro, 38 anni, l’unico rimasto in carcere. Una notte caratterizzata anche da un tentativo di depistaggio delle indagini. Secondo quanto accertato , infatti, una chiamata anonima è arrivata al centralino delle forze dell’ordine dicendo di una rapina in corso in un noto bar. Il tutto mentre i poliziotti stavano perquisendo il quartetto appena fermato a bordo della vettura. Le indagini, sono proseguite e hanno consentito di ricostruire non soltanto gli spostamenti effettuati in quelle ore, ma anche su una delle pistole rinvenute , risultata intestata ad un 70enne favarese. Infine, il ritrovamento di 7 proiettili nei pressi del supermercato in cui era scattato il fermo degli indagati. Uno di loro, prima di essere perquisito , li aveva gettati.
Le telecamere , però, hanno ripreso tutto compreso il ritrovamento , avvenuto poche ore dopo , di due proiettili raccolti da due operatori ecologici.