
La guardia di finanza ha sequestrato oltre 800 chili di pesce privo di tracciabilità, per un valore commerciale di oltre 60 mila euro, a una ditta di Casteldaccia. I finanzieri di Termini Imerese e Bagheria hanno sottoposto a controllo un furgone, nella zona di Cefalù, che trasportava 809 chili di varie specie di pescato, tra i quali 499 chili di gambero bianco e cicale di mare, senza attestazione dell’origine. Inoltre, c’erano altri 310 chili di novellame di sarda (cosiddetto ‘bianchetto’) di dimensione inferiore ai limiti imposti dalla normativa europea. Oltre al sequestro, sono scattate sanzioni per 26.500 euro. Vista la certificata genuinità del pescato, i finanzieri lo hanno devoluto al Banco Alimentare della Sicilia occidentale.