
Al via l’udienza preliminare sul maxi giro di crack sulle strade di Canicattì: oltre 500 gli episodi di cessione ipotizzati e documentati dalle indagini in poche settimane oltre a numerosi furti di utilitarie che sarebbero state poi ricettate. L’udienza preliminare, davanti al gup Giuseppa Zampino, è stata aperta e subito aggiornata al 13 maggio per alcuni problemi legati alle notifiche.
Il pubblico ministero Elenia Manno ha chiesto il rinvio a giudizio di quattordici imputati accusati di spaccio e non solo. Le indagini, nel 2022, sono state condotte dalla polizia.
Sotto accusa: Valentina Lo Manto, 34 anni, di Canicattì; Beddreddine Ben Fraj, 36 anni, tunisino; Khemaies Hakimi, 41 anni, tunisino; Kabil Taler, 32 anni, tunisino; Salvatore Mantione, 54 anni, di Canicattì; Cristian Aprile, 23 anni, di Canicattì; Rached Bouaicha, 39 anni, tunisino; Ionut Toderita, 24 anni, della Romania; Costantin Marius Toderita, 26 anni, della Romania; Laura Savaia, 29 anni, di Canicattì; Gioachino Amato, 45 anni, di Canicattì; Salvatore Calderaro, 47 anni, di Canicattì; Giuseppe Sorce, 37 anni, di Canicattì e Mirko Messina, 35 anni, di Canicattì.
Non tutti – però – sono accusati di detenzione e cessione di droga. Ad Amato, ad esempio, vengono contestate le ipotesi di reato di ricettazione e violazione degli obblighi imposti dalla misura alternativa alla detenzione domiciliare; a Calderaro, invece, viene contestato una singola ipotesi di ricettazione legata ad un’auto Subaru; per Sorce le ipotesi contestate sono alcune ricettazioni di auto e l’aver violato la sorveglianza speciale a cui era sottoposto. Stessa accusa, infine, è mossa a Messina. Nel collegio difensivo gli avvocati Leonardo Marino, Emilio Scrudato, Valeria Martorana, Donata Milano, Riccardo Miccichè, Dario Miccichè.