
Oggi, sabato 15 marzo la traslazione del corpo del beato Rosario Angelo Livatino dalla cappella di famiglia del cimitero comunale alla chiesa Santa Chiara di Canicattì, come disposto dall’arcivescovo Alessandro Damiano lo scorso 29 ottobre, memoria liturgica del giudice ucciso dalla mafia, mentre, solo, senza scorta, la mattina del 21 settembre del 1990 andava in tribunale.
Il 9 maggio 2021 è stato beatificato, riconoscendo il suo martirio «in odium fidei». Nel decreto vaticano con il quale è riconosciuto il martirio, è scritto che il giudice era ritenuto «inavvicinabile», «irriducibile a tentativi di corruzione, proprio a motivo del suo essere cattolico praticante.
Sabato 15, a partire dalle ore 14, nel cimitero di Canicattì, in forma privata, dopo un momento di preghiera presieduto dal vescovo, si procederà all’apertura del loculo e alle operazioni accessorie. Dopo la sistemazione della cassa lignea con il corpo del Beato nella cassa di rinforzo in zinco, avrà inizio un corteo su un mezzo di rappresentanza che percorrerà il seguente tragitto: via Nazionale, via Capitano Ippolito, piazza IV novembre, corso Umberto.
Davanti al municipio, la cassa sarà posta su un carrello processionale spinto a mano, e sarà accolta dai fedeli davanti alla chiesa San Diego. Dopo un breve momento comunitario di preghiera, avrà inizio il corteo pubblico lungo viale Regina Margherita con sosta davanti la casa natale del Beato viale della Vittoria e via Guggino, fino alla chiesa Santa Chiara. Durante il corteo è prevista l’animazione spirituale guidata dai gruppi parrocchiali.
Dopo l’ingresso in chiesa, avrà luogo un momento di preghiera, durante il quale saranno nominati e presteranno giuramento i membri del tribunale ecclesiastico che procederà alla ricognizione canonica. Terminato il momento di preghiera, avrà inizio la fase strettamente privata della ricognizione.