
Il gip del tribunale di Caltanissetta ha disposto l’imputazione coatta per quattro medici dell’ospedale Sant’Elia indagati per il decesso di Mirko Mattina, il giovane pizzaiolo morto il 27 dicembre del 2021 per una pancreatite. Dopo la denuncia sporta dal padre del ragazzo, Vincenzo Mattina, il pm aveva iscritto nel registro degli indagati nove persone, tra personale medico e paramedico dell’ospedale, disponendo l’autopsia sulla salma del 26enne.
Depositate le perizie e celebrata l’udienza di escussione sulle risultanze mediche, il pm aveva formulato la richiesta di archiviazione. Richiesta alla quale i genitori di Mirko si erano fermamente opposti. Le argomentazioni mosse dai legali della famiglia sono state pienamente condivise dal gip, il quale ha ordinato al pm l’imputazione coatta per i medici Irina Oxenius, Rosa Maria Petix, Martina Mazzè e Calogero Marsala, per i reati di omicidio colposo e cooperazione nel delitto colposo. Si ravviserebbe nel loro operato “il carente/erroneo approccio diagnostico e, soprattutto, terapeutico, quest’ultimo pure colposamente tardivo, nonché all’eziologia che tali colpose condotte hanno avuto nella determinazione dell’evento morte”. Il gip ha archiviato le posizioni di altri medici non ravvisando nei loro confronti alcun profilo di colpevolezza. Si tratta dei chirurghi Paolo Lo Curto e Pietro Termini, i radiologi Cristina Ferrara e Ignazio Indorato e l’infermiere Giovanni Chianetta.