
Il Pd di Agrigento dice ‘no’ all’accordo con Mpa e Forza Italia alle elezioni provinciali di secondo grado. Dopo le turbolenze sorte in casa centrodestra, con l’uscita del capogruppo Dc all’Ars Carmelo Pace che ha parlato di “inciucio”, ora è il circolo Dem ‘Vittoria Giunti’ di Agrigento ad agitare le acque dell’area progressista.
“Se queste notizie fossero vere, si tratterebbe per il Pd di una vicenda molto grave – sbotta il segretario cittadino del PD Nino Cuffaro -. Sarebbe una decisione assunta al di fuori degli organi statutari del partito, senza alcuna consultazione degli iscritti, senza alcun dibattito pubblico, senza alcun coinvolgimento delle segreterie provinciale e regionale”.
L’anomala alleanza tra i Dem e pezzi del centrodestra in vista del 27 aprile, ostacolata apertamente dalla Dc che ha chiesto chiarimenti agli alleati, secondo il segretario cittadino del Pd “sarebbe un tradimento plateale del nuovo corso della segretaria Elly Schlein” e relegherebbe i Dem “ad un misero ruolo consociativo che vorremmo appartenesse al passato”. Nessuna voglia di matrimonio, quindi, da parte del Pd locale e del resto anche il drappello formato da Dc-Lega-Noi moderati e FdI, dall’altra parte, la pensa allo stesso modo.
Cuffaro chiama poi in causa, pur senza citarlo espressamente, il capogruppo del Partito democratico all’Ars Michele Catanzaro, nativo di Sciacca, chiedendo una uscita ufficiale contro l’ipotesi di accordo con il duo Mpa-Forza Italia. “Chi in questa provincia ha posti di responsabilità politica e istituzionale nel Pd dovrebbe premurarsi a smentire categoricamente la notizia”, dice.
Il segretario del Pd di Agrigento, infine, ribadisce: “Siamo impegnati a costruire un’ampia area progressista che non contempla alcuna alleanza con le forze di centrodestra che sostengono l’attuale governo regionale”.