
La piazza di Misilmeri è gremita, così come la chiesa San Giovanni Battista.
La salma di Sara Campanella, la giovane studentessa universitaria vittima di femminicidio, è stata portata a spalla dalla chiesa delle Anime Sante, dove si è tenuta la camera ardente, alla chiesa madre che si trova nella stessa piazza. I giovani indossano una maglietta bianca con la scritta nera ‘No Violenza’.
I familiari hanno portato una foto con l’immagine di Sara e un palloncino rosa a forma di cuore con su scritto la frase preferita dalla giovane universitaria: “Mi amo troppo per stare con chiunque”. Il silenzio ha caratterizzato questi momenti. Solo quanto la bara bianca ha iniziato a salire le scale della chiesa si è levato un applauso. Ad officiare la messa l’Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice.
Fra i presenti anche il governatore della Regione Sicilia Renato Schifani, accompagnato dal deputato Gaspare Vitrano. Presenti anche i sindaci di Messina, Federico Basile, e di Misilmeri Rosario Rizzolo, oltre ai vertici delle forze dell’ordine.
La chiesa di San Giovanni Battista non può contenere tutti quelli che si sono ritrovati a Misilmeri per partecipare all’ultimo saluto di Sara Campanella, la giovane uccisa a Messina dal collega Stefano Argentino. Per questo è stato installato un maxi schermo in piazza che permette di seguire dall’esterno la funzione religiosa.
Sui cancelli della cittadella universitaria di Palermo in via Ernesto Basile, in concomitanza con i funerali, è stato esposto uno striscione con la scritta “il femminicidio è omicidio di Stato”.


