
In una fase storica in cui il Mezzogiorno d’Italia chiede a gran voce maggiore attenzione, rappresentanza e risposte concrete, a Racalmuto nasce una nuova realtà civico-politica destinata a lasciare il segno: si è ufficialmente costituito il Coordinamento Cittadino di “Sud Chiama Nord”, all’interno del percorso promosso dall’associazione “Rinascita Sud”.
Questa iniziativa nasce dalla volontà di rafforzare la presenza del movimento “Sud Chiama Nord” sul territorio agrigentino e, più in generale, nella Sicilia occidentale, con l’intento di risvegliare l’interesse della cittadinanza verso i temi della partecipazione democratica, della giustizia sociale, della valorizzazione del patrimonio locale e dello sviluppo sostenibile.
Un progetto nato dal basso, per il territorio
La costituzione del Coordinamento rappresenta un esempio virtuoso di come l’impegno civico possa tradursi in azione concreta, grazie al contributo di cittadini motivati, professionisti e giovani attivi sul territorio. L’iniziativa si inserisce nel più ampio disegno promosso da “Rinascita Sud”, giovane associazione impegnata nella promozione di una nuova cultura meridionalista, lontana da ogni forma di assistenzialismo e radicata invece nella valorizzazione delle risorse umane, culturali e naturali del Sud.
Il Coordinamento cittadino sarà guidato da un gruppo dirigente eterogeneo, espressione della comunità locale, così composto:
Michelangelo Romano, Presidente
Fabrizio Mantione, Vicepresidente
Salvatore Morgante, Tesoriere
Pietro Amato, Segretario
Le parole del Presidente Romano
“Riteniamo fondamentale creare un punto di riferimento stabile e credibile per i cittadini di Racalmuto — ha dichiarato il Presidente Michelangelo Romano —. Vogliamo costruire uno spazio aperto, inclusivo, capace di accogliere proposte, idee e sensibilità diverse, ma unite da un unico obiettivo: il bene comune. Crediamo che l’unione tra territorio, competenze e passione civica sia la chiave per dare una svolta positiva al nostro paese e, più in generale, a tutto il Sud”.
Una visione chiara: dialogo, iniziative, futuro
Il nuovo Coordinamento ha già annunciato l’intenzione di avviare, fin da subito, una serie di attività e incontri pubblici. L’obiettivo è quello di instaurare un dialogo costruttivo con la cittadinanza, le associazioni, le scuole e le istituzioni locali. In programma ci sono iniziative culturali, dibattiti pubblici, campagne informative e progetti partecipativi volti a stimolare la riflessione e la coesione sociale.
Tra i temi prioritari che il Coordinamento intende affrontare vi sono: la promozione del lavoro giovanile e dell’imprenditoria locale, la tutela del paesaggio e dell’ambiente, il rilancio del centro storico e del patrimonio culturale di Racalmuto, la costruzione di reti sociali capaci di supportare i più fragili, l’accesso equo ai servizi pubblici, alla salute e all’istruzione.
Una sfida ambiziosa, ma necessaria
In un contesto segnato da sfiducia nelle istituzioni e da una crescente disaffezione politica, il nuovo Coordinamento di “Sud Chiama Nord” si propone di essere un’alternativa concreta e credibile. Un presidio di partecipazione e impegno, che parte dal territorio e mira a rappresentare una voce forte e chiara anche nei tavoli decisionali più ampi.
Una comunità in crescita
A testimonianza del forte interesse e della voglia di partecipazione attiva, il giovane Coordinamento di Racalmuto conta già oltre 30 soci attivisti, un numero significativo per una realtà appena nata. Si tratta di cittadini, studenti, lavoratori e professionisti che credono con fermezza nei valori fondanti di “Sud Chiama Nord”, condividendo l’idea che solo attraverso il coinvolgimento diretto e la responsabilità collettiva sia possibile innescare un cambiamento reale e duraturo.
Questa adesione spontanea e motivata conferma che nel tessuto sociale di Racalmuto esiste una forte domanda di partecipazione, di rinnovamento politico e di attenzione ai bisogni reali delle persone. Il Coordinamento si pone quindi non solo come strumento di proposta, ma anche come spazio di ascolto, confronto e crescita civile.
L’auspicio, espresso dai fondatori e dai primi aderenti, è che questa esperienza possa diventare un modello replicabile in altri comuni della provincia, contribuendo alla costruzione di una nuova classe dirigente meridionale, giovane, preparata e profondamente radicata nel tessuto sociale.
