
Otto mesi di reclusione (pena sospesa) per aver preso a pugni un collega nei pressi della sala operativa del comando provinciale di Agrigento. Lo ha stabilito il giudice Agata Anna Genna che ha condannato un cinquantasettenne capo reparto dei Vigili del fuoco per il reato di lesioni aggravate. Il tribunale, che ha ordinato la non menzione nel casellario giudiziario, ha disposto anche il risarcimento nei confronti della parte civile e il pagamento delle spese processuali sostenute.
La vicenda risale all’agosto 2020 all’interno della sede del comando provinciale di Villaseta. Secondo quanto ricostruito il capo reparto, dopo essere stato colpito accidentalmente da una gomitata dal collega, avrebbe aggredito il pompiere – suo coetaneo – sferrandogli un violento pugno nella zona lombare, all’addome, al petto e alla clavicola causandogli lesioni giudicate guaribili in trenta giorni.
La persona offesa, secondo quanto emerso dal referto medico, riportò “una contrattura della muscolatura paravertebrale del rachide cervicale con limitazione dei movimenti rotazionali del capo” e un “deficit uditivo dovuto ad ipoacusia di tipo neurosensoriale”. Nel 2022 il pm Maria Barbara Grazia Cifalinò dispose la citazione diretta a giudizio. L’imputato è difeso dall’avvocato Raimondo Tripodo mentre la parte civile è rappresentata dall’avvocato Graziella Vella.