A Racalmuto è in fase di formazione un comitato cittadino che sta mettendo insieme le forze per trattare dell’erigendo parco Eolico che verrebbe costituito con pali di altezza smisurata i quali oltre a non apportare alcun giovamento al costo dell’energia dei cittadini dell’intero comprensorio non farebbe altro che rovinare il paesaggio del Monte Castelluccio intaccandone anche le peculiarità floro/faunistiche insistendo in quei luoghi tra le altre cose anche un prezioso lecceto che, seppure ormai ridotto allo stremo dalla continue offese dell’uomo, conserva il genoma di alberi vecchi di almeno 500 anni. L’installazione di questa struttura “monstre” inoltre vanificherebbe gli sforzi operati in questi anni dalle amministrazioni locali di Racalmuto per accreditarsi come un paese a sviluppo turistico. Tra le istanze il comitato nel corso dell’assemblea cittadina che si è svolta questo pomeriggio presso il castello chiaramontano a Racalmuto in piazza Umberto, ha reso noto che il parco viola la distanza imposta dalla legge dai siti storico-culturali di Fra Diego e del Castelluccio svevo, per cui si verrebbero a rovinare le prospettive e la visibilità della grotta di Fra Diego e del Castelluccio di Racalmuto, disturbando l’abitabilità delle contrade Gargilata, Curma, Fra Diego, Gessi caduti e Castelluccio luoghi di residenza di parecchie famiglie oltre che abitazioni stagionali di campagna. Ne è nato un interessante dibattito tra favorevoli e contrari. Sono intervenuti tra gli altri il Sindaco Lillo Bongiorno, Pippo Di Falco, Angela Martorana del comitato cittadino, l’esperto Fabrizio Raso, Giuseppe Guagliano e anche cittadini residenti nella zona.