“Davanti alla disastrosa situazione idrica di Agrigento, con quartieri come il Villaggio Mosè e Fontanelle che non hanno l’acqua da luglio scorso e vanno avanti ad autobotti, il sindaco Micciché intende essere conseguente rispetto all’intenzione che espresse qualche mese fa, di rinunciare alla designazione della città come Capitale della Cultura nel 2025, qualora non fosse stata risolta la crisi idrica in città?”. Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati.
“Per tutta l’estate, mentre i cittadini dicevano di essere senz’acqua, Schifani ha ripetuto che l’acqua c’era e ha fatto finta che il problema non esistesse. Il risultato è che Agrigento ora è al collasso. E non c’è nemmeno un’idea su come uscirne con il rischio di una brutta figura davanti al mondo, costi pesanti per ovviare all’emergenza ed enormi disagi per chi visitasse Agrigento. Qualche mese fa, quando la situazione non era così critica, il sindaco Micciché si disse pronto a rinunciare alla designazione di Agrigento a Capitale della Cultura 2025. Adesso cosa intende fare?” conclude.