Un disegno di legge per la reintroduzione dell’elezione diretta dei presidenti e dei consiglieri dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane in Sicilia è stato incardinato in commissione Affari istituzionali all’Ars. Il ddl porta la firma di alcuni deputati del centrodestra, tra cui il presidente della commissione Ignazio Abbate. La proposta di legge conta sei articoli e disciplina la composizione degli organi di vertice degli enti, reintroducendo l’elezione diretta che era stata mandata in soffitta dalla riforma voluta dall’allora governatore Rosario Crocetta.
Quella legge regionale aveva cancellato le Province dando vita a tre Città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e a sei Liberi consorzi di Comuni (Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa), introducendo il voto di secondo livello con il coinvolgimento esclusivo dei sindaci e dei consiglieri comunali. Da allora, gli enti sono stati guidati soltanto da commissari e adesso quello scenario, che dovrebbe essere attuato per la prima volta il 15 dicembre di quest’anno in virtù del decreto che fissa la data delle elezioni di secondo livello, viene messo in discussione dal nuovo ddl.