“Il fatto non costituisce reato”. È con questa formula, pienamente liberatoria, che il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha assolto il canicattinese Antonio Costa dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’imputato è difeso di fiducia dall’avvocato Angelo Asaro.
Il canicattinese era stato coinvolto nella vasta operazione “Fish & Drug” che ha preso le mosse perché nell’aprile del 2019 vennero sequestrati 5 chili di hashish che avevano dei cristalli di sale in superficie che confermavano il fatto che erano stati abbandonati in mare. Le investigazioni di squadra mobile e Capitaneria hanno permesso di chiarire che, allora, un veliero, battente bandiera spagnola, a causa di un guasto fu costretto ad abbandonare 4 tonnellate di hashish.
Panetti di hashish vennero ritrovati a San Leone, a Siculiana, ma anche nel Trapanese e nel Palermitano. Al canicattinese Antonio Costa venivano contestati due episodi di cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina. All’esito del processo, celebrato con il rito abbreviato, il Gup ha assolto il canicattinese perché “il fatto non costituisce reato”.