Il proprietario quasi totalitario dell’Akragas, cosi come si definisce lui, Giuseppe Deni registra un video messaggio della durata di quasi 35 minuti per fare chiarezza dopo le contestazioni di domenica scorsa.
Ho trascurato affetti familiari, rinunciato a vacanze e piaceri per amore dell’Akragas e ho cercato sempre di fare gli interessi di questi colori. Gli agrigentini dimenticano qualcosa. Un mio primo intervento nel 2005 quando prelevai la società dal Presidente Sedita, salvando la squadra e l’anno successivo costruì una corazzata che arrivò seconda vincendo la Coppa Italia.
Poi, sono stato costretto a lasciare per diversi contesti , ma ho lasciato tutto in regola. Sono ritornato nel 2021 prendendo l’Akragas dalla Signora Sonia Giordano. In fretta e furia abbiamo costruito una squadra che si arrese solo nella finale play off nazionale contro il Martina Franca. L’anno successivo non abbiamo badato a spese vincendo il campionato con mister Nicola Terranova. In Serie D, non conoscendo bene il campionato abbiamo da sempre detto che abbiamo bisogno di alcuni anni per il salto di categoria. Ad oggi mi sento di dire che questo salto non è possibile poter farlo perchè mancano gli strumenti di lavoro.
Per raggiungere obiettivi importanti serve una società attrezzata, una tifoseria intelligente e matura e un’amministrazione adeguata che risponda alle esigenze legittime.
Mio obiettivo era coinvolgere gli imprenditori di tutta la provincia perchè l’Akragas essendo un capoluogo è giusto che veda la partecipazione di tutti, allargando la base gestionale, perchè tutto questo non può essere supportato da una sola persona.
In ogni caso, se si riesce a far quadrare certi elementi possiamo riuscire a salvare il titolo. C’è un imprenditore importante del Nord pronto al progetto che con me vicino potrebbe già dalla prossima settimana entrare a far parte dell’Akragas. Smentisco contatti con Giavarini e Dallicardillo le porte sono aperte per tutti , ma mai sentiti e mai ricevuto richieste.
Le polemiche stanno nelle cose, e noi ammettiamo che certi errori sono stati fatti ma in buona fede. Ora stiamo cercando di rimediare. L’accordo con questo nuovo imprenditore già la prossima settimana si potrebbe chiudere. Domenica sarà un crocevia importante contro il Paternò in cui capiremo tante cose. Servono 2- 3 innesti importanti per salvare la squadra.
Diamoci tutti una calmata. Abbiamo buoni giocatori forse con qualche problema psicologico perchè non abituati a questa posizione di classifica. Quindi arriveranno giocatori mirati.
Deni si è tolto anche qualche sassolino su alcuni giocatori , come quelli agrigentini in organico: Mannina, Lo Cascio, Vizzini e Di Stefano. Il perchè della non riconferma di Alfonso Cipolla e Fregapane. Oltre al caso Garufo . Insomma un Deni a tutto spiano ma con le idee al quanto chiare per il proseguo della stagione a suo dire ancora non compromessa essendoci 25- 26 partite da giocare.