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Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Palermo, Ivana Vassallo, ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati coinvolti nell’inchiesta che ha fatto luce sul mandamento mafioso di Lucca Sicula-Ribera. Sette imputati scelgono la via del rito ordinario mentre altri due quella dell’abbreviato. Nessun patteggiamento, infine, per il consigliere comunale Gabriele Mirabella. L’intesa sull’applicazione di due anni di reclusione (pena sospesa) per favoreggiamento salta. Anche lui, dunque, finisce a giudizio. La prima udienza del processo si celebrerà il prossimo 3 marzo davanti i giudici della terza sezione penale del tribunale di Palermo. Gli imputati sono nove: si tratta di Salvatore Imbornone, 64 anni, di Lucca Sicula, considerato il capo dell’intero mandamento; Giovanni Derelitto, 74 anni, di Burgio, ritenuto il capo della locale famiglia; Francesco Caramazza, 51 anni, di Favara; Antonino Perricone, 53 anni, di Villafranca Sicula; Alberto Provenzano, 59 anni, di Burgio; Giuseppe Maurello, 54 anni, di Lucca Sicula; Giacomo Bacino, 60 anni di Burgio; Nicolò Riggio, 58 anni di Burgio; Gabriele Mirabella, 38 anni, consigliere comunale di Lucca Sicula. Tutti, ad esclusione di Bacino e Provenzano, hanno scelto il rito ordinario.
L’operazione, eseguita dai carabinieri lo scorso anno, fece luce sul riassetto del mandamento di Lucca Sicula guidato dal boss Salvatore Imbornone e sulle famiglie mafiose di Burgio e Villafranca Sicula.