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Seconda tranche dell’inchiesta che lo scorso 17 dicembre ha inferto un duro colpo alle famiglie dell’Agrigentino. Ipotizzato un traffico di droga.
Altri 19 arresti nell’ambito dell’inchiesta che, lo scorso 17 dicembre, ha sgominato le famiglie mafiose di Villaseta e Porto Empedocle, nell’Agrigentino. I carabinieri stanno eseguendo il provvedimento nell’ambito della seconda tranche di indagine in cui si ipotizza pure un traffico di droga. Nell’indagine, in tutto, ci sono 51 indagati, molti dei quali già presenti nella precedente operazione. Ai 24 fermi eseguiti quattro settimane fa si aggiungono altre misure cautelari: 36 in carcere e 15 ai domiciliari. L’operazione è ancora in corso e i militari dell’Arma stanno effettuando perquisizioni a tappeto.
Dal dicembre del 2021 a oggi i carabinieri del nucleo Investigativo del reparto Operativo di Agrigento, diretti dalla Dda, hanno cercato di ricostruire l’organigramma e le attività criminali delle famiglie mafiose di Porto Empedocle e di Agrigento Villaseta, con a capo – stando alle accuse – rispettivamente Fabrizio Messina, 49 anni di Porto Empedocle, e Pietro Capraro, 39 anni, di Agrigento.
“Pur essendo stata sensibilmente intaccata nel corso degli anni da varie operazioni – ricostruiscono dal comando provinciale dei carabinieri di Agrigento – , Cosa nostra agrigentina è tutt’oggi pienamente operante, dotata di ingenti disponibilità economiche e di numerose armi, per di più in un contesto caratterizzato da una instabilità degli equilibri mafiosi faticosamente raggiunti nel tempo, cui si aggiungono i sempre più pericolosi, persistenti e documentati collegamenti tra gli associati ristretti all’interno del circuito carcerario e gli ambienti criminali esterni. È stato riscontrato, infatti, un sistematico utilizzo di apparecchi telefonici da parte degli uomini d’onore, o di soggetti contigui al sodalizio, durante i rispettivi periodi di detenzione, lasciandone in tal modo inalterate le capacità di comando e consentendo loro di mantenere i contatti con i correi in libertà e di impartire ordini e direttive”.
I NOMI
Giuseppe Aliseo, 25 anni, di Canicattì; Calogero Bellaccomo, 40 anni, di Agrigento; Alfonso Bruccoleri, 59 anni, di Porto Empedocle; James Burgio, 33 anni, di Porto Empedocle; Giuseppe Casà, 29 anni, di Agrigento; Antonio Crapa, 54 anni, di Favara; Salvatore Damanti, 36 anni, di Agrigento; Valery Di Giorgio, 29 anni, di Agrigento; Stefano Fragapane, 29 anni, di Agrigento; Alessandro La Cola, 40 anni, di Canicattì; Massimo Lazzaro, di Agrigento; Calogero Morgana, 37 anni, di Agrigento; Giuseppe Nicastro, 36 anni, di Gela; Giuseppe Piscopo, 49 anni, di Gela; Antonio Puma, 44 anni, di Agrigento; Stefano Rinallo, 39 anni, di San Cataldo; Antonino Salinitro, 25 anni, di Gela; Rosario Smorta, 52 anni, di Gela; Alessandro Trupia, 36 anni, di Agrigento.
GLI INDAGATI SONO 51
Domenico Blando, 68 anni, di Favara; Michele Bongiorno, 35 anni, di Favara; Pietro Capraro, 40 anni, di Agrigento; Ignazio Carapezza, 34 anni, di Porto Empedocle; Carmelo Corbo, 47 anni, di Canicattì; Samuel Pio Donzì, 26 anni, di Agrigento; Carmelo Fallea, 49 anni, di Favara; Cosimo Ferro, 36 anni, di Castelvetrano; Francesco Firenze, 39 anni, di Castelvetrano; Giuseppe Focarino, 59 anni, di Palermo; Cristian Gastoni, 32 anni, di Agrigento; Angelo Graci, 60 anni, di Castrofilippo; Alfonso Lauricella, 59 anni, di Porto Empedocle; Gaetano Licata, 40 anni, di Agrigento; Fabrizio Messina Denaro, di Castelvetrano; Fabrizio Messina, 50 anni, di Porto Empedocle; Gabriele Minio, 37 anni, di Agrigento; Roberto Parla, 53 anni, di Canicattì; Calogero Prinzivalli, 42 anni, di Agrigento; Angelo Tarallo, 45 anni, di Agrigento; Guido Vasile, 66 anni, di Agrigento; Nicolò Vasile, 44 anni, di Agrigento; Giuseppe Pasqualino, 34 anni, di Gela; Mirko Salvatore Rapisarda, di Gela; Emanuele Ricottone, di Marianopoli; Giuseppe Sottile, 38 anni, di Agrigento; Alfonso Tarallo, 45 anni, di Agrigento. Giuseppe Aliseo, 25 anni, di Canicattì; Calogero Bellaccomo, 40 anni, di Agrigento; Alfonso Bruccoleri, 59 anni, di Porto Empedocle; James Burgio, 33 anni, di Porto Empedocle; Giuseppe Casà, 29 anni, di Agrigento; Antonio Crapa, 54 anni, di Favara; Salvatore Damanti, 36 anni, di Agrigento; Valery Di Giorgio, 29 anni, di Agrigento; Stefano Fragapane, 29 anni, di Agrigento; Alessandro La Cola, 40 anni, di Canicattì; Massimo Lazzaro, di Agrigento; Calogero Morgana, 37 anni, di Agrigento; Giuseppe Nicastro, 36 anni, di Gela; Giuseppe Piscopo, 49 anni, di Gela; Antonio Puma, 44 anni, di Agrigento; Stefano Rinallo, 39 anni, di San Cataldo; Gerlando Romano, di Agrigento; Rosario Smorta, 52 anni, di Gela; Alessandro Trupia, 36 anni, di Agrigento.