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I carabinieri lo hanno rintracciato all’ospedale di Magenta: è finita la caccia a Paolo Aurelio Errante Parrino, cugino di Matteo Messina Denaro e ritenuto dalla Procura di Milano nell’inchiesta ‘Hydra’ membro del cosiddetto “sistema mafioso lombardo”, una sorta di confederazione di esponenti delle tre mafie italiane. Parrino era irreperibile da sabato, quando la Corte di Cassazione ha confermato l’ordinanza del tribunale del riesame di Milano che ne aveva disposto la custodia cautelare in carcere (negata nell’autunno 2023 dal gip di Milano). Da quel giorno non si avevano notizie del 77enne di Abbiategrasso, già condannato per mafia come appartenente al mandamento di Castelvetrano guidato dal padre dell’ex super latitante, Francesco Messina Denaro.
Per i giudici lombardi Parrino sarebbe esponente di quella che è stata giornalisticamente definita ‘mafia a tre teste’ o ‘supermafia’ in Lombardia, “una imponente e capillarmente strutturata associazione mafiosa” composta da esponenti di cosa nostra, ndrangheta e camorra, dove i “vertici” di ciascuna delle tre componenti “operano sullo stesso livello” e fanno affari.