
Il gip del tribunale di Agrigento, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Elenia Manno, e ha disposto la custodia cautelare in carcere per Calogero Turco, 39 anni, di Canicattì, arrestato lunedì sera dai carabinieri con l’accusa di detenzione e porto in luogo pubblico di arma clandestina e ricettazione. L’indagato, assistito dall’avvocato Calogero Meli, durante l’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il canicattinese, armato di pistola, sarebbe entrato in un bar del centro di Canicattì e, dopo essere entrato in bagno si è sparato per errore un colpo che gli ha causato una ferita a una mano. Il titolare lo ha visto allontanarsi velocemente con l’arto sanguinante e ha trovato tracce ematiche e un bossolo nel bagno.
I carabinieri, poco dopo, avvisati dal proprietario dell’attività lavorativa, sono andati al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Lombardo” e hanno trovato il 39enne. Ai medici aveva raccontato di essersi fatto male con un cacciavite ma la versione non li aveva convinti. A seguito di ulteriori controlli, nell’abitazione dell’indagato è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro la pistola.