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Dopo l’operazione del 13 novembre scorso, con tre persone in carcere e due agli arresti domiciliari, accusate di porto e detenzione illegale di armi, alle prime luci dell’alba la Polizia ha eseguito un’ordinanza applicativa di 13 misure cautelari: 9 in carcere, 3 ai domiciliari, oltre a un provvedimento non detentivo. Sono accusati, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, furti e ricettazione. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del tribunale di Gela. Le indagini sono state dirette e coordinate dalla Procura di Gela, guidata dal dottor Salvatore Vella. L’attività investigativa è stata svolta attraverso l’uso di sistemi di videosorveglianza, intercettazioni telefoniche, ambientali, attività di controllo, osservazione e pedinamento.
Le indagini hanno permesso di squarciare i veli su un’articolata attività di traffico e spaccio di cocaina, hashish e marijuana accertata in città tra giugno 2022 e gennaio 2023, oltre alla disponibilità di armi e il compimento di diversi reati predatori, anche a connotazione violenta, da parte degli indagati. Nel corso delle indagini, gli agenti del Commissariato di Gela, hanno documentato 772 cessioni di cocaina, effettuato diversi sequestri della sostanza stupefacente a riscontro dell’attività, ed condotto 3 arresti in flagranza di reato.
Lo spaccio delle dosi avveniva sotto l’abitazione dello spacciatore oppure anche a domicilio di professionisti e clienti facoltosi, disposti a pagare somme fino a 500 euro per dose.
Sono stati anche accertati diversi reati predatori commessi da alcuni degli indagati, quali furti in abitazione e ricettazione.
Tra i reati commessi sono stati accertati il furto di un furgone Fiat «Ducato» di proprietà del comune di Gela, un colpo in un deposito di detersivi per un valore di circa 3.600 euro e un furto in abitazione. La refurtiva proveniente dal colpo al magazzino di prodotti per la casa sarebbe stata poi acquistata da un commerciante, finito anch’egli indagato in quanto consapevole della provenienza illegale della merce.
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Nel caso del furto in abitazione, uno degli indagati, avrebbe pianificato il colpo nell’abitazione della fidanzata, approfittando dell’assenza dei genitori della ragazza, fornendo ai complici, autori materiali dell’intrusione, precise indicazioni sui posti nei quali trovare gioielli, preziosi e altri beni di valore da rubare.
I provvedimenti sono stati emessi dal Gip, Francesca Pulvirenti, ed eseguiti dal commissariato di Gela, diretto dal dottor Felice Puzzo con l’ausilio di personale della SquadraMobile, del Reparto Prevenzione Crimine di unità cinofile e con il supporto di un elicottero del IV Reparto Volo della Polizia di Stato.