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Operazione antimafia dei carabinieri del Ros contro Cosa nostra catanese, colpiti il clan Santapaola-Ercolano e la sua articolazione di Ramacca. Eseguito un provvedimento cautelare nei confronti di 19 persone indagate, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e scambio elettorale politico mafioso. Il provvedimento, oltre ai vertici di Cosa nostra catanese, riguarda figure istituzionali a loro legate. E’ emersa infatti l’infiltrazione dei clan nelle istituzioni, attraverso soggetti politici locali dei quali hanno sostenuto la candidatura per le tornate elettorali per i Comuni di Misterbianco e Ramacca del 2021 e dell’Ars del 2022.
Tra i destinatari del provvedimento c’è il deputato regionale siciliano Giuseppe Castiglione, capogruppo del movimento Popolari e autonomisti. Eletto nel novembre del 2022, ha ricoperto ruoli in commissione regionale antimafia e nelle commissioni affari istituzionali e attività produttive. Prima di essere eletto all’Ars, era stato eletto al consiglio comunale di Catania, di cui era presidente d’Aula. Tra gli arresti politici, oltre a Castiglione, c’è anche un consigliere comunale di Misterbianco, Matteo Marchese, eletto con Italia Futura e poi passato al Mpa. Infine, la famiglia mafiosa di Ramacca, si sarebbe adoperata, secondo l’accusa, a sostenere l’elezione, avvenuta, del sindaco Nunzio Vitale e del consigliere comunale Salvatore Fornaro, poi eletto vice presidente del consiglio comunale. Anche loro sono stati arrestati.
Il provvedimento è stato eseguito da oltre 100 militari tra Catania, Ramacca, Palagonia e Bologna. Sono state sequestrate anche due società attive nel settore delle onoranze funebri per un valore di 300.000 euro. Le indagini, prosecuzione del procedimento Agorà, hanno svelato gli affari della famiglia catanese dei Santapaola-Ercolano sviluppati attraverso gruppi a loro storicamente collegati, quello del Castello Ursino e quello della famiglia di Ramacca, quest’ultima rimasta egemone nella zona anche dopo l’arresto del suo esponente di vertice, Pasquale Oliva, nel 2022.
Le indagini hanno ricostruito l’organigramma del gruppo del Castello Ursino, con a capo la figura di Ernesto Marletta e quella di organizzatore di Rosario Bucolo. Quest’ultimo, attraverso altri affiliati, si occupava anche di estorsioni a diverse attività commerciali e imprenditoriali del centro città, di trasferimento fraudolento di valori attraverso intestazioni fittizie, strategia adottata per la creazione, grazie anche a professionisti compiacenti, di attività nel settore delle onoranze funebri fittiziamente intestate a terzi.
Il sodalizio, inoltre, era capace di penetrare all’interno della pubblica amministrazione per coltivare i propri interessi economici nel settore degli appalti pubblici: in tal senso sarebbero documentate relazioni con esponenti della politica locale e regionale, quali Matteo Marchese e Giuseppe Castiglione. In particolare, nelle elezioni amministrative per il Comune di Misterbianco del 24 ottobre 2021, Matteo Marchese, candidato della lista ‘Sicilia Futura’, avrebbe accettato voti procurati dalla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, tramite Domenico Colombo, in cambio della promessa a soddisfare gli interessi economici, nel settore lavori pubblici, del clan. Marchese, poi, fu eletto consigliere comunale.
Inoltre, poco prima della consultazioni elettorali per l’Assemblea regionale siciliana del 15 ottobre 2022, è emerso un accordo tra i vertici dei Santapaola Ercolano (Ernesto Marletta, Rosario Bucolo e Domenico Colombo) e Giuseppe Castiglione, quale candidato della lista ‘Popolari e Autonomisti’ per l’Ars, che, in quel periodo, era già presidente del Consiglio comunale di Catania. L’accordo risulta intermediato da Giuseppe Coco e, secondo quanto ricostruito, Castiglione avrebbe accettato la promessa di voti, promettendo a sua volta la realizzazione degli interessi del clan, tra gli altri l’affidamento di lavori pubblici e servizi pubblici connessi alla gestione del cimitero di Catania. Castiglione fu poi eletto a deputato dell’Ars e in seguito è diventato componente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia dell’Ars.
Parallelamente, le indagini, orientate ad accertare gli affari gestiti dalla famiglia mafiosa di Ramacca, hanno individuato gli uomini di assoluta fiducia di Pasquale Oliva, che dovevano gestire il mantenimento del controllo del territorio di rispettiva competenza e curare gli interessi economici del clan. Tra questi Vincenzo Rizzo, che avrebbe il ruolo di organizzatore per il territorio di Palagonia e Ramacca. La famiglia mafiosa di Ramacca avrebbe poi condizionato l’esito delle elezioni amministrative a Ramacca dell’11 ottobre 2021, grazie al patto stabilito tra gli affiliati, Antonio Di Benedetto e Salvatore Mendolia, e i candidati a sindaco Nunzio Vitale e a consigliere Salvatore Fornaro, entrambi con la lista ‘Ramacca costruiamo una bella storia’.
L’accordo avrebbe previsto l’impegno da parte degli affiliati di procurare voti a favore dei due politici in cambio dell’affidamento di lavori pubblici a ditte segnalate dal clan. Ma non solo: l’accordo avrebbe anche avuto al centro la carriera politica di Fornaro che, in quanto strettamente legato a Di Benedetto, doveva essergli garantita dalla sponda politica con un ruolo strategico all’interno dell’amministrazione comunale. Nunzio Vitale e Salvatore Fornaro furono poi eletti rispettivamente a sindaco e consigliere. Fornaro ha pure ricoperto il ruolo di vicepresidente del Consiglio comunale.
Soggetti destinatari di misura cautelare in carcere
1. BERGAMO Antonino;
2. BONACCORSO Emanuele;
3. BUCOLO Rosario;
4. CASTIGLIONE Giuseppe (cl.79);
5. COCO Giuseppe;
6. DELLA VITA Antonino;
7. DI BENEDETTO Antonio;
8. DI GAETANO Domenico;
9. DI GAETANO Pierpaolo Luca;
10. FRESTA Vincenzo;
11. FORNARO Salvatore;
12. MARCHESE Matteo;
13. MARLETTA Ernesto;
14. MARLETTA Rosario;
15. MENDOLIA Salvatore;
16. MIRABELLA Salvatore;
17. MISSALE Santo;
18. RIZZO Vincenzo;
19. VITALE Nunzio.
Società in sequestro
1. Società Nicotra Biagio Alessio
2. Onoranze Funebri San Marco