
E’ stato disposto il giudizio immediato a carico di Giovanni Salamone, 61 anni, di Agrigento, imprenditore agricolo, imputato di avere ucciso la moglie Patrizia Russo, 53 anni, anche lei di Agrigento, il 16 ottobre scorso, nell’abitazione di via Cavoli a Solero in provincia di Alessandria in Piemonte dove la donna lavorava come insegnante. Salamone, innanzi alla Corte d’Assise di Alessandria il prossimo 14 aprile, risponderà di omicidio volontario aggravato dall’averlo commesso contro la coniuge e per futili motivi. Lui ha colpito lei più volte al torace e alla schiena con un coltello da cucina.
Tre giorni dopo il femminicidio, il 19 ottobre, Giovanni Salamone ha tentato il suicidio nel carcere “Cantiello e Gaeta” di Alessandria. Ha approfittato dell’assenza del compagno di cella, in doccia, e si è legato al collo un cappio rudimentale ricavato con delle lenzuola. Gli agenti della Polizia penitenziaria lo hanno bloccato in tempo.