Si chiude con un’assoluzione e tre non luogo a procedere l’inchiesta che ipotizzava una frode sulle tariffe idriche legata al Consorzio Tre Sorgenti e all’erogazione di acqua nel comune di Palma di Montechiaro. Il giudice per l’udienza preliminare Iacopo Mazzullo ha prosciolto – per non aver commesso il fatto – il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo (difeso dall’avvocato Calogero Meli) e tre dirigenti del Consorzio: Carmelo Vaccaro, 59 anni, di Realmonte (difeso dall’avvocato Silvio Miceli); Jessica Vanessa Lo Giudice, 32 anni (difesa dall’avvocato Santo Lucia), di Palma di Montechiaro; Mauro Porcelli Licata, 64 anni, di Licata (difeso dall’avvocato Angelo Armenio). Porcelli, che aveva scelto la via del rito abbreviato, ha incassato l’assoluzione con la medesima formula.
Secondo l’accusa, che però non ha trovato riscontro in aula, il Consorzio Tre Sorgenti avrebbe applicato una tariffa maggiore rispetto a quella dovuta. Al solo sindaco Corbo, sempre in qualità di presidente del Consorzio Tre Sorgenti, veniva contestata anche una evasione dell’imposta, relativa al 2019, di 100 mila euro.