
Sei presidenti e 68 consiglieri di Liberi consorzi, cinquanta i componenti dei consigli metropolitani. Sono i numeri delle elezioni degli enti di area vasta che si terranno domenica 27 aprile in Sicilia.
Nel 2015 entrò in vigore la riforma Crocetta e le Province regionali andarono in soffitta e si istituirono tre Città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei Liberi consorzi comunali: Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa.
Dopo una lunga scia di commissariamenti, gli enti vanno al voto con una elezione di secondo livello: coinvolti, infatti, soltanto i consiglieri comunali e i sindaci delle varie province. Nelle tre Città metropolitane si voterà soltanto per l’elezione del Consiglio metropolitano (la carica di presidente è affidata infatti al sindaco del capoluogo). I Liberi consorzi, invece, andranno al voto anche per il presidente utilizzando due schede diverse.
A Palermo i consiglieri e i sindaci degli 82 Comuni della provincia eleggeranno i 18 componenti del consiglio metropolitano. Stesso numero per il Consiglio metropolitano di Catania (qui i Comuni sono 58). A Messina, invece, l’assemblea provinciale sarà composta da 14 componenti, frutto del voto di sindaci e consiglieri di 108 comuni. Questi, invece, i numeri delle assemblee nei sei Liberi consorzi: Agrigento, 12 consiglieri provinciali da eleggere; Caltanissetta, 10; Enna, 10; Ragusa, 12; Siracusa, 12; Trapani, 12.
Si vota dalle 8 alle 22 di domenica. Le operazioni di scrutinio inizieranno alle 8 di lunedì 28 aprile.
In provincia di Agrigento sarà battaglia tra Stefano Castellino e Giuseppe Pendolino, rispettivamente sindaci di Palma di Montechiaro ed Aragona.