
“Black out di Natale”, ecco ANIMAGICAZIONE 2, che si interroga su adulti e bambini “incollati” allo smartphone
Bambini e famiglie dell’Istituto bilingue “Don Morinello” alla prima del nuovo cortometraggio
Oggi il Fly Cinema di Licata ha accolto la prima di “Black out di Natale”, il cortometraggio prodotto dall’Istituto bilingue “Don Morinello” di Licata, nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal MIC e dal MIM, ed interamente realizzato dai bambini, con il supporto di professionisti del settore.
Responsabile scientifico del progetto, la regista Alessandra Cuttaia.
É tempo di festa, il Natale sta per arrivare. In preda alla disperata “condivisione digitale” di tutti i preparativi, ignari di cosa sia l’inquinamento digitale, causeremo insieme un grande black-out. Solo i valori tradizionali, l’amore della famiglia, l’amicizia, il gioco sano e il buon uso dei dispositivi digitali, ci faranno riaprire gli occhi.
“L’uso di smartphone e delle loro app social – commenta Alessandra Cuttaia – è ormai integrato nella nostra vita quotidiana, ma l’abitudine di scorrere i feed invece che divertirsi di persona, guardare in faccia chi abbiamo di fronte, sta influenzando la qualità delle nostre interazioni sociali. Secondo uno studio della National Library of Medicine il 47% degli adulti soffrono di ‘phubbing’, ovvero vivono incollati ai loro smartphone, anche nelle occasioni sociali. Inoltre, trattandosi di materia recentissima, spesso si ignorano questioni come l’archiviazione e il consumo di dati. Quindi, l’inquinamento digitale”.
Alla prima di oggi, insieme ai giovanissimi attori, hanno partecipato le loro famiglie, che hanno avuto un ruolo nel cortometraggio.
Ecco tutti i nomi delle famiglie, non solo di Licata, che hanno partecipato alla realizzazione di “Black out di Natale”.
Ballacchino, Santamaria, Schifano, Filippi, Re, Mancilla, Tilocca e Barrale. Ma anche una famiglia di Menfi, Liberto, e di Roma, Catapano, Broccati e Macchiaioli. Infatti il progetto non ha coinvolto solo il bilingue “Don Morinello”, ma anche diverse scuole dell’infanzia, di cui appunto una a Menfi e una a Roma.
“Per noi si tratta – spiega Romina Capritta, direttrice dell’Istituto Bilingue “Don Morinello” – di un momento di didattica innovativa. Grazie alla cinematografia affrontiamo con i ragazzi problemi complessi, che altrimenti risulterebbero più difficili da apprendere. Il cortometraggio affronta la tematica della sostenibilità delle relazioni umane, che rischiano di essere compromesse quando si abusa di tecnologia e innovazioni digitali”.
Un ringraziamento speciale va alle TV locali: Lanterna Tv ha aiutato nella realizzazione di alcune riprese e il Tg Qui Licata è stato set di una delle scene, come anche l’area del Presepe tutto l’anno nella Cittadella del sole delle Suore Morinelliane.